8 Marzo 2022 Festa internazionale della donna presso l’IISS N. GARRONE Sede Associata Canosa
Un giorno come tanti. Oggi ci propinano la Festa della donna, solite cose, solite lagne intanto non faremo lezione per un paio d’ore e questo basta.
La prof.ssa Cristina Saccinto introduce l’argomento: una giornata dedicata al ricordo di quell’incendio in cui nel 1908 a New York morirono 150 operaie di una vecchia fabbrica tessile che avevano tentato di protestare contro le condizioni inumane in cui lavoravano. Da allora, espone, molto è cambiato, tante sono state le conquiste politiche, sociali ed economiche che hanno riguardato le donne, ma tanto c’è ancora da fare. A questo punto ci propone di conoscere tre sue “amiche” che manifestano la loro essenza femminile in modi e in ambiti lavorativi e sociali diversi.
Si presenta per prima Laura Santamaria, ci spiega che lavorare è importante, lei lo ha sempre fatto, ha incontrato difficoltà, non si è mai arresa, ha svolto diverse attività ricoprendo spesso ruoli di responsabilità finchè l’esperienza di volontariato nella struttura socio-assistenziale per anziani presso la Fondazione “Oasi Minerva” qui a Canosa, ha rappresentato per lei una vera svolta.
Di nuovo, ci racconta in modo accorato, si è reinventata, ha frequentato il corso di studi per conseguire la qualifica di OSS (operatore socio-sanitario) cui dà sbocco il nostro indirizzo scolastico (IISS N. GARRONE SERVIZI PER LA SANITA’ E L’ASSISTENZA SOCIALE) ha lavorato e assistito gli anziani con dedizione e affetto, ma poi è andata oltre, ha lasciato quel lavoro ed ha accolto l’appello a fronteggiare l’emergenza covid-19 svolgendo la sua attività presso il Covid Hospital di Bisceglie durante il periodo più duro della pandemia, rischiando la propria vita a favore del prossimo. Infine la sua attuale esperienza di presidente della Cooperativa sociale che gestisce il servizio di assistenza agli anziani presso l’Oasi Minerva, definendola il suo ritorno a casa! Il luogo in cui attualmente, in via del tutto volontaria, esprime al meglio le sue capacità professionali a beneficio del prossimo.
Prende poi la parola Roberta Paradiso, anche lei impegnata nel lavoro e nell’accudimento della famiglia, ma proprio in virtù del suo desiderio di famiglia, un po’ per scelta ed un po’ per condizione, impegnata anima e corpo nel volontariato. Ci parla del suo essere “Mamma di cuore” da cui è nata la sua missione in Burundi come co-fondatrice della 4inzu odv , una onlus fondata da quattro coppie di genitori che hanno adottato quattro bambini ma non hanno voluto abbandonare gli altri orfani e per essi hanno costruito un nuovo orfanotrofio cioè una casa dignitosa e confortevole.
Roberta ci ha coinvolti in una vera e propria tempesta di emozioni, speranze e voglia di fare, facendoci sentire davvero che tutte quelle realtà che ci sembrano lontanissime da noi, non lo sono poi tanto perchè possiamo incidere su di esse in modo significativo e con tante modalità.
Ci parla anche del suo impegno nel direttivo dell’associazione FRATRES “San Giovanni” della necessità di donare il sangue e della immensa fonte di approvigionamento di energia che è il “donare” per chi lo fa ancor più che per chi riceve.
Infine una giovane donna, la ventiduenne Luisa Iacobone studentessa universitaria del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale, attualmente impegnata nel Servizio Civile Universale presso la “Confraternita di Misericordia” sempre qui a Canosa, nella quale opera ormai da tre anni, che ci ha dimostrato come la passione per il “servizio” a favore di chi ha bisogno può diventare un percorso di studi finalizzato ad operare professionalmente nel 3° settore anche in questo caso con la pienezza e la consapevolezza di svolgere al contempo un’attività che soddisfa i requisiti della dignità del lavoro e dell’enorme utilità per i terzi e soprattutto i più bisognosi.
Il tempo è volato, le Relatrici hanno soddisfatto le nostre curiosità rispondendo alle nostre domande, ma tanto ci è rimasto su cui riflettere, su cui interrogarci: restare nella nostra comfort zone o lasciarci coinvolgere, toccare dal “pungolo” che queste testimonianze hanno prodotto in noi.
Gli studenti di 1^BC, 2^ BC e 4^ BC IISS N. GARRONE sede di Canosa di Puglia